martedì 18 aprile 2006

Antifascismo

Ieri tranquillo e luculiano pranzo dai genitori.
Come capita a volte si sono rinvangati tutti i vari legami familiari, e nel parlare di prozii, nonni, bisnonni ecc, si e' arrivati a parlare della guerra.
Mia bisnonna fu decorata perche' aveva 6 figli militari, lei che era sempre stata antifascista.
Forse per un miracolo tutti e 6 i figli tornarono dalla guerra, ma chi era stato in campo di concentramento, chi era un partigiano.
Uomini e donne segnati dalla guerra, dalla poverta'.
Mia nonna fu colpita da una scheggia di granata e portata all'ospedale militare inglese sotto il mitragliamento a 15 km di distanza. Si salvo' perche' decisero di provare su di lei questa nuova trovata, la penicillina.
Ed in piazza ad una prozia le strapparono il vestito in cui aveva ricamato una rosa rossa.
E via cosi' di racconti di un'Italia povera e contadina che il fascismo ha portato ad un abisso.
Mio nonno che faceva lo scariolante, la domenica sera andava a ballare poi a mezzanotte partiva in bicicletta e si faceva 50 km per andare a lavorare tutta la settimana, le mie prozie che andavano a servizio dalle famiglie di conti.
E da questi racconti, riportati, dai ricordi che ho di visi e personaggi di questa romagna del dopoguerra, sento forte dentro di me il rifiuto di tutto cio' che si lega al fascismo.

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Ho lettto: Il viaggio del Veliero - CS Lewis
Ho ascoltato: Lordi
Ho visto: La piccola bottega degli orrori - Lost
Pensiero di Federica aka Lunara delle 11:31 |  

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