martedì 19 agosto 2008

Camatta!!!

La crescita di Riccardo mi lascia ogni giorno più sbalordita.
Dopo aver faticato cercando la libertà di movimento, prima per riuscire a tenere su la testolina, poi per mettersi seduto, fino ad alzarsi in piedi.
La fatica di gattonare, poi muovere i primi passi, l'impresa titanica di abbassarsi a prendere un gioco senza cadere e rialzarsi, poi iniziare ad arrampicarsi e a fare le prime corse.
Dicevo, dopo queste imprese, ora che ha una certa proprietà motoria si sta cimentando con le parole.
E' sempre stato un chiacchierone, vocalizi ne fa dalla culla, poi, verso i sei mesi ha iniziato a scandire le sillabe, non dimenticherò mai il suo primo "lalala!"
Ora 19 mesi appena compiuti (giuro che dedicherò un post al conto degli anni) inizia ad avere una certa padronanza delle parole.
Fino a pochi giorni fa, ripeteva poche parole ed alcune sillabe, aveva il cosidetto vocabolario base di sopravvivenza: mamma, pappa, cacca.
Ora ripete a pappagallo tutte le parole che gli dici, a patto che siano corte e relativamente semplici, Z, R ed S sono ancora un po' ostiche!
Non si limita a ripetere a pappagallo ma associa parole e cose, cose e concetti, parole e concetti.
Quando vede la mia macchiana dice mamma, ma anche brum brum, e beep beep.
Quando mangiamo, indica i piatti e dice mamma, babbo.
Quando passa Gigi il micio fa maaaaooo, e così via...
Ho sempre avuto la sensazione che capisse molto, ma ora ho proprio la certezza che tutto quello che gli dice lo afferra.
Come deve essere affascinante per lui, ogni giorno il solito mondo diventa un mondo nuovo.
Prima grazie al cambio di prospettiva, da sdraiato, poi seduto, infine in piedi.
Ora grazie al linguaggio, prima una storia era immagini colorate e mamma che faceva strani suoni, ora quei suoni sono legati a quelle immagini e raccontano una storia!
Sono diversi giorni che chiosa i suoi discorsi con un camatta!
Giuro che mi sto sforzando di capire che significa ma niente!!!

Altra cosa che ho notato è che i bambini che ancora non parlano si capiscono fra di loro.
Si parlano in quel linguaggio pieno di sillabe e si rispondono! Contenti e convinti!!
Altra notazione è che questo linguaggio è internazionale, l'altra domenica Riccardo parlava con una bimba straniera a sillabe e quella gli rispondeva a sillabe!!
Sarà che i bimbi piccolini hanno un'empatia che poi si perde imbrigliandola nella parola.
Pensiero di Federica aka Lunara delle 10:03 |  
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